L'indicizzazione di un sito web in 100 motori di ricerca a cosa serve?
Articolo di Marco Turra - Verona
Capita spesso di trovare nel web fornitori di servizi internet
che propongono, a pagamento, l'indicizzazione (o
registrazione) dei siti web in 100 o più motori di ricerca.
A cosa serve
essere registrati/indicizzati in così tanti motori di ricerca?
Loro
dicono: per aumentare la visibilità del sito.
Ma è davvero così? Veramente un sito web presente in cento motori di ricerca diventa maggiormente visibile e quindi trovabile da chi cerca i prodotti/servizi in esso pubblicizzati?
Vediamo di fare un po' di chiarezza su questo servizio di indicizzazione che molti provider di servizi internet (tra cui alcuni molto popolari) e altre aziende/professionisti che si occupano della realizzazione di siti web, offrono ai loro clienti.
Chi fa l'indicizzazione di un sito web?
Il servizio di registrazione nei motori di ricerca, consiste nel segnalare a questi l'esistenza di un sito in modo che venga inserito nei loro indici. Solo una volta inserito negli indici, i motori potranno mostrarlo nei loro risultati di ricerca attraverso la digitazione di determinate keywords. Se ad esempio cerchiamo le parole quali "realizzazione siti Verona" o "costruzione siti Verona", Google e altri mostreranno, tra i risultati trovati anche il nostro sito indicizzato, cioè presente nei loro indici.
Abbiamo davvero bisogno di segnalare ai motori di ricerca i siti web per avere visibilità?
Motori di ricerca come Yahoo, Google, Bing, Virgilio, Arianna, ecc. sono nati per offrire ai loro utenti, la possibilità di trovare le informazioni che cercano, semplicemente immettendo i termini di ricerca appropriati (keywords) per la ricerca dell'argomento d'interesse.
Quindi viene da sè che, per poter offrire il
miglior servizio saranno proprio loro a trovare e indicizzare i
siti, senza bisogno di alcuna operazione di registrazione da parte di
provider o altri soggetti che offrono servizi internet. Se così non
fosse, se ad esempio Google (il più utilizzato a livello mondiale) non
avesse questa capacità di auto-indicizzazione dei siti, sarebbe di
scarsissima utilità pubblica visto che fornirebbe ai suoi utenti le
informazioni contenute solamente nel limitato numero dei siti a loro segnalati.
Ricordiamo che la potenza e l'efficienza
dei motori di ricerca sta anche nella loro autonoma velocità di
aggiornamento dei loro indici in modo da offrire rapidamente al loro pubblico, l'informazione cercata.
Questo è uno dei motivi per cui Google è diventato il più utilizzato, grazie alla
capacità di soddisfare la sua utenza meglio degli altri.
Come avviene l'indicizzazione nei motori di ricerca
Attraverso i loro crawler (programmi di scansione automatici) i motori di ricerca si muovono costantemente alla ricerca sia di siti nuovi da indicizzare, (le new entry) includendoli nel loro indice, sia dei siti precedentemente indicizzati verificandone eventuali aggiornamenti. Naturalmente questo non significa che se creiamo un sito oggi, domani sarà subito trovato e indicizzato dal crawler.
Fatta questa doverosa premessa, è ora di sfatare il mito secondo cui chi crea i siti, per aumentare la loro visibilità deve anche preoccuparsi di segnalarlo a Google, Yahoo, ecc.
L'indicizzazione dei siti web la fanno i motori di ricerca, non i provider di servizi internet.
Ma allora è una bufala la cosiddetta registrazione dei siti in
cento motori di ricerca? Non del tutto.
E' vero che anche Google e altri motori offrono la possibilità di segnalare loro la presenza di un sito web,
operazione che può
essere d'aiuto per l'indicizzazione di un sito web non
progettato correttamente.
Lo dice anche Google stesso, che non è obbligatorio farlo,
proprio qui:
http://www.google.it/intl/it/add_url.html.
In ogni caso, un sito restio ad essere incluso negli indici di Google, non
sempre potrà trarre giovamento da questa segnalazione al motore di ricerca.
I siti che abbiamo realizzato ai nostri clienti, ad esempio, non li abbiamo mai segnalati ai motori di ricerca, eppure sono tutti ben presenti nei loro indici e non solo... compaiono anche tutti nelle prime posizioni (questo sì che significa "essere visibili"). Ad alcuni siti di clienti che si sono rivolti a noi perché il loro sito, realizzato da terze parti non veniva indicizzato, abbiamo apportato un'ottimizzazione in modo tale che Google e altri lo individuassero facilmente e velocemente. Era solo questo il problema: il sito non era stato realizzato da esperti.
Dunque, il fatto che diversi provider offrano il servizio di registrazione dei siti web negli indici dei motori, significa che lo fanno davvero (se sono onesti), ma in termini di visibilità i siti non ne avranno nessun beneficio.
Si tende poi ad attribuire a termini quali "posizionamento", "indicizzazione", "ottimizzazione" dei siti web, significati simili, creando spesso confusione a chi non è del settore. In realtà, ciascuno di essi ha un significato ben diverso l'uno dall'altro. Approfondiremo l'argomento in altre pagine di questo sito.
Va bene, l'indicizzazione la fanno i motori e non noi (o chi ci crea il sito). A questo punto viene da chiedersi: a che serve che il nostro sito web appaia in ben 100 motori di ricerca?
Quasi tutti gli italiani utilizzano Google.
Yahoo, che dieci anni fa
era uno dei più utilizzati ormai è solo di nicchia. Poi c'è Bing,
Virgilio, Arianna. I restanti motori di ricerca sono
praticamente irrilevanti dal punto di vista del loro utilizzo se
paragonati con altri (per rendersene conto basta guardare le statistiche delle visite
ricevute dai siti con cui è possibile vedere attraverso quali
motori di ricerca gli utenti ci trovano).
Non vi è alcun beneficio ad apparire nei motori di ricerca che quasi nessuno utilizza. D'accordo c'è sempre quel "quasi" nessuno, ma ciò non toglie il fatto che sono sempre i motori di ricerca che fanno l'indicizzazione anche se non glielo diciamo noi di farla.
I siti web da noi realizzati si trovano tutti ai primi posti dei principali motori di ricerca. Per saperne di più sull'indicizzazione e sul posizionamento di siti, contattaci.